Nel 2012 mi sono accorta di avere una rientranza al seno destro. Dopo un primo momento di smarrimento, ho cercato di reagire. Ho fatto subito mammografia ed ecografia che hanno confermato i miei dubbi. La dottoressa mi disse che si trattava di un carcinoma mammario, poi confermato dall’esito dell’ago aspirato.
Inizialmente non sapevo in che modo agire o a chi rivolgermi. Il destino mi fece incontrare una cara persona che aveva già vissuto questa esperienza e grazie a lei mi sono rivolta con fiducia al dottor Vischi, chirurgo senologo dell’ospedale Valduce, il quale, confermata la diagnosi, dopo breve tempo mi ha operata. Ho fatto terapie per un anno, 4 rosse, 12 taxolo e 18 airseptin.
Durante questi anni ho sempre cercato di affrontare il mio “nemico” guardandolo in faccia con il sorriso sulle labbra, anche se in solitudine non sono mai mancati momenti di sconforto, ma volevo e dovevo essere forte per i miei cari, mio marito, i miei figli e i miei genitori che erano e che sono al primo posto nei miei pensieri e mi hanno dato la forza di lottare.
Sul mio cammino ho incontrato molte persone che, come me, stavano lottando e, condividendo questa esperienza, si è creato un forte legame. Inoltre, molto confortante è stato l’aiuto da parte dei chirurghi, degli oncologi , delle infermiere e soprattutto “gli angeli del 5°”, le volontarie dell’associazione “Noisempredonne” che offrono il loro tempo per ascoltare, aiutare e sostenere chi sta lottando contro la malattia.
Ricordo che il primo giorno di chemioterapia avevo accanto a me mio marito e Carla, una volontaria, durante l’infusione. Sono passati quattro anni da quel momento, adesso la mia vita sicuramente è cambiata, ma questa esperienza, anche se per certi aspetti negativa, mi ha resa più forte, portandomi a guardare il lato positivo delle cose.
Ho sempre avuto un motto: “Andare avanti e non mollare mai”.
Loretta
